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Malanotte: tra storia, leggende e tradizioni italiane

La parola “Malanotte” evoca un universo ricco di storia, folklore e tradizioni che si intrecciano in diverse regioni italiane. Dalle leggende romagnole alle tradizioni venete, passando per i racconti abruzzesi, questa parola rappresenta un patrimonio culturale affascinante e variegato.


La leggenda della Malanotte in Romagna

Nella zona di Calisese, vicino al fiume Rubicone, si tramanda la leggenda di una battaglia notturna avvenuta durante il passaggio di Giulio Cesare in Romagna nel 49 a.C. Durante un furioso temporale, un giovane capitano dai riccioli biondi rimase ferito sulla riva del fiume. I suoi lamenti, “Mamma mia, che mala notte!”, echeggiavano nella vallata. Solo dopo tre notti, alcuni contadini lo trovarono morente e lo seppellirono in una cassa di pietra. Da questa leggenda prende il nome la Via Malanotte a Calisese di Cesena.


Montebello sul Sangro: da Malanotte a Buonanotte

In Abruzzo, il borgo di Montebello sul Sangro era anticamente conosciuto come Malanotte. Secondo una leggenda, durante una guerra, gli abitanti furono sconfitti e costretti a concedere le loro donne ai vincitori per una notte, da cui il nome ne deriva. I vincitori, per scherno, lo ribattezzarono “Buonanotte”. Nel 1969, gli abitanti decisero di cambiare il nome in Montebello sul Sangro per cancellare il ricordo di quella disfatta.


Il lago di Malanotte in Val Chisone

Nella Val Chisone, in Piemonte, si narra la leggenda di un giovane soldato piemontese e una ragazza di Gran Faetto che si incontravano sulle rive di un lago, identificato con il Chardonnet. Un pretendente geloso uccise il soldato e gettò il corpo nel lago. Si dice che in certe notti d’estate, si possa scorgere una fiammella vagante lungo le sponde del lago: lo spirito della giovane che cerca il suo amore perduto.


Borgo Malanotte: tradizioni e manifestazioni

Il Borgo Malanotte, frazione medievale di Vazzola in Veneto, è noto per le sue manifestazioni culturali. Tra queste, il “Panevin” del 5 gennaio, un falò propiziatorio accompagnato da canti e l’arrivo della Befana.

A giugno, si svolge “Cose dei Tempi Antichi“, una rievocazione degli antichi mestieri con mostre artigianali e agricole. Il borgo ospita anche una trincea austro-ungarica risalente alla Prima Guerra Mondiale.


Malanotte del Piave: eccellenza enologica

Il Malanotte del Piave è un vino DOCG prodotto principalmente con uve Raboso Piave. Il disciplinare prevede un invecchiamento di almeno 36 mesi, di cui 12 in botte e 4 in bottiglia. Questo vino si abbina bene a primi piatti con sughi di carne, carni arrosto o alla griglia, selvaggina e formaggi stagionati.


Malanotte d’Estate: rassegna enogastronomica

Dal 22 aprile al 26 ottobre 2025, si svolge “Malanotte d’Estate“, una rassegna enogastronomica che celebra i vini del Piave, come il Raboso e il Malanotte del Piave DOCG. Organizzata da UNPLI Treviso, l’evento include mostre, degustazioni e manifestazioni culturali in vari comuni della provincia di Treviso.


La Pantafa: leggenda abruzzese

In Abruzzo, si racconta della Pantafa, uno spirito femminile che si posa sul petto dei dormienti, impedendo loro di respirare. Questa figura leggendaria è stata recentemente portata al cinema nel film “Pantafa” di Emanuele Scaringi e nel fumetto “Malanotte. La maledizione della Pantafa” di Marco Taddei e La Came.


Curiosità: l’ovovia della Malanotte

A Frabosa Soprana, in Piemonte, esisteva l’ovovia della Malanotte, costruita nel 1970 e smantellata nel 1999. Era una delle prime ovovie ad ammorsamento automatico in Italia e una delle più lunghe dell’epoca, con una lunghezza di circa 2.800 metri.

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