Mazapégul: Il Folletto Romagnolo tra Leggende e Curiosità
Il Mazapégul è una figura leggendaria del folclore romagnolo, particolarmente diffusa nell’Appennino forlivese. Questo folletto dispettoso è noto per le sue marachelle notturne e per il suo aspetto curioso: una creatura piccola, simile a un incrocio tra un gatto e una scimmietta, con un berretto rosso che gli conferisce poteri magici.
Origini e Descrizione del Mazapégul
Il Mazapégul è una creatura della mitologia italiana, appartenente alla tradizione folclorica della Romagna . Secondo le leggende, è un piccolo essere notturno, spesso descritto come un omuncolo con tratti felini, coperto di pelo grigio e con un cappello rosso .
Questo cappello è la fonte dei suoi poteri magici e, se gli viene sottratto, il folletto perdeva le sue abilità.
Comportamento e Marachelle
Il Mazapégul è noto per i suoi scherzi notturni. Si diverte a intrecciare le criniere dei cavalli, a spostare oggetti nelle case e a disturbare il sonno delle persone, specialmente delle giovani donne . Secondo la tradizione, entra di nascosto nelle case durante la notte e si posa sul petto delle fanciulle, sussurrando complimenti e causando sogni inquieti.
Nomi e Varianti Regionali
Il Mazapégul è conosciuto con diversi nomi nelle varie zone della Romagna. Ad esempio, a Faenza è chiamato “mazapedar”, mentre a Cesena è noto come “mazapigur” . In alcune aree collinari, viene chiamato “cheicatrèpp” o “cheicabìgul”, termini che si riferiscono al suo comportamento di sedersi sul ventre delle persone durante il sonno.
Simbolismo e Significato Culturale
Il Mazapégul rappresenta l’incarnazione delle paure notturne e dei disturbi del sonno. La sua figura è spesso associata a fenomeni come la paralisi del sonno, in cui una persona si sveglia ma non riesce a muoversi, sentendo una presenza opprimente sul petto. In questo contesto, questo folletto serve come spiegazione mitologica per esperienze altrimenti inspiegabili.
Tradizioni e Riti Popolari
Per proteggersi dal Mazapégul, le persone adottavano vari riti e pratiche. Una delle più comuni era quella di lasciare una caveja, un oggetto tradizionale romagnolo, fuori dalla porta di casa per tenere lontano il folletto . Inoltre, si credeva che rubare il cappello rosso del folletto lo avrebbe privato dei suoi poteri, rendendolo innocuo.
Il Mazapégul nella Cultura Contemporanea
Oggi, questo folletto continua a vivere nella cultura romagnola attraverso racconti, feste e persino attività commerciali. Ad esempio, il Birrificio Mazapégul a Civitella di Romagna prende il nome da questa figura leggendaria, celebrando le tradizioni locali attraverso la produzione di birra artigianale . Inoltre, eventi culturali e mostre, come quella organizzata a Ravenna, mantengono viva la memoria del Mazapégul e delle leggende a lui associate.
Curiosità sul Mazapégul
- Influenza Celtica: Alcuni studiosi ritengono che il Mazapégul possa avere origini celtiche, data la presenza di figure simili nel folclore di altre culture europee.
- Presenza nei Dialetti: Il termine “Mazapégul” e le sue varianti sono ancora presenti nei dialetti romagnoli, testimoniando la persistenza della leggenda nella lingua e nella cultura locali.
- Influenza sulla Letteratura: Il Mazapégul è stato protagonista di numerosi racconti e storie popolari, spesso utilizzati per educare o intrattenere, specialmente i bambini.
Per Concludere
Il Mazapégul è una figura affascinante del folclore romagnolo, simbolo delle paure notturne e delle tradizioni popolari della regione. Attraverso le sue storie e le sue marachelle, continua a essere una presenza viva nella cultura e nell’immaginario collettivo della Romagna.