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Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Belriguardo: guida per la visita

Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Belriguardo è la sezione moderna del Museo Civico all’interno della storica Delizia estense di Voghiera, a pochi chilometri da Ferrara. Qui l’arte del Novecento e le ricerche contemporanee dialogano con l’eredità rinascimentale del complesso, offrendo un percorso unico tra collezioni permanenti e mostre temporanee. L’allestimento valorizza soprattutto la scultura e la pittura del territorio, con nuclei dedicati a maestri locali e sale nate per raccontare l’evoluzione delle pratiche artistiche dal XIX secolo alla contemporaneità.

Identità del museo

Questa sezione nasce per presentare al pubblico un patrimonio moderno e contemporaneo coerente con la vocazione della Delizia: un luogo di rappresentanza e di sperimentazione culturale. L’identità del museo si fonda su tre pilastri: un nucleo permanente dedicato allo scultore Giuseppe Virgili, una pinacoteca con opere di artisti del territorio e un programma di rassegne contemporanee che aggiorna periodicamente l’offerta.

Sala Giuseppe Virgili

Cuore della sezione è la Sala Giuseppe Virgili, spazio permanente dedicato allo scultore voghierese attivo nel Novecento. L’allestimento presenta sculture in gesso e terracotta, bozzetti preparatori, disegni e materiali d’archivio capaci di restituire il processo creativo dall’idea alla forma compiuta. La sala testimonia l’attenzione per la figurazione moderna, per la sintesi plastica e per i temi del movimento e della naturalezza del gesto, offrendo ai visitatori una lettura ravvicinata delle tecniche di modellazione e delle finiture materiche tradizionali del territorio.

Opere e temi della Sala Virgili

Tra i temi ricorrenti emergono la figura in movimento, lo studio della posa e il rapporto tra corpo e spazio. Le opere evidenziano lo studio del dinamismo e la ricerca di una bellezza essenziale, filtrata dalla lezione classica e dal Novecento padano. I bozzetti rivelano passaggi decisivi: impostazione dei volumi, anatomia semplificata, definizione dei piani di luce, fino alla resa definitiva del ritmo scultoreo.

Pinacoteca Ottorino Bacilieri

Accanto alla scultura, il percorso conduce alla Pinacoteca Ottorino Bacilieri, che custodisce dipinti e opere su carta di autori locali e regionali. La raccolta documenta generi e linguaggi eterogenei, dalla figurazione novecentesca alle sperimentazioni più recenti, con attenzione a paesaggio, ritratto e indagine cromatica. La pinacoteca integra prestiti, donazioni e nuclei che ruotano, permettendo di scoprire ciclicamente diverse voci dell’arte del territorio.

Mostre temporanee e rassegne

Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Belriguardo dedica spazi a mostre temporanee che valorizzano artisti contemporanei, progetti tematici e dialoghi con le collezioni storiche. Le rassegne sono pensate per rinnovare l’esperienza di visita, attivare percorsi didattici e creare connessioni tra la storia della Delizia e la creatività odierna. L’alternanza di esposizioni personali e collettive consente di esplorare linguaggi diversi, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle installazioni.

Collocazione nella Delizia

Gli ambienti della sezione moderna si trovano all’interno del complesso della Delizia di Belriguardo, con sale ricavate tra il torrione d’accesso e spazi adiacenti. La cornice architettonica rinascimentale esalta il dialogo tra antico e contemporaneo, creando un itinerario che attraversa epoche e sensibilità. La vicinanza con la Sala della Vigna, emblema della stagione cinquecentesca, rafforza l’idea di continuità culturale del sito. In foto l’ingresso del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea è alla destra.

Percorso di visita

Il percorso consigliato parte dalla Sala Giuseppe Virgili per comprendere la centralità della scultura moderna nel museo. Prosegue nella Pinacoteca Ottorino Bacilieri per ampliare lo sguardo alle ricerche pittoriche e grafiche. Conclude con gli spazi delle mostre temporanee, dove l’arte contemporanea dialoga con la collezione permanente. La visita completa offre un racconto coerente della produzione artistica locale dal Novecento a oggi.

Valore per il territorio

Il museo svolge una funzione culturale territoriale: custodisce patrimoni identitari, promuove artisti locali, crea occasioni di formazione per scuole e appassionati. La presenza di un nucleo permanente dedicato a uno scultore del luogo e di una pinacoteca radicata nella produzione regionale rafforza le relazioni con associazioni, archivi e istituti culturali della provincia di Ferrara.

Didattica e mediazione culturale

Le sale si prestano a laboratori su materiali e tecniche, con focus su gesso e terracotta, sul bozzetto come strumento progettuale e sul confronto fra figurazione e astrazione. I percorsi didattici possono includere attività di disegno dal vero, lettura dell’opera attraverso luce e ombra, analisi dei passaggi dal modello alla fusione, oltre a incontri con artisti durante le mostre.

Collezioni, conservazione e ricerca

La gestione museale integra conservazione e studio: catalogazione delle opere, monitoraggio dei materiali, progetti di restauro, ricostruzione dei contesti biografici e critici. La documentazione dei bozzetti e dei processi di lavoro permette di comprendere la filiera creativa e la specificità della scultura novecentesca nel ferrarese. La collaborazione con curatori e storici dell’arte sostiene la ricerca continua.

Come integrare la visita alla Delizia

L’esperienza moderna e contemporanea è ideale da abbinare agli spazi storici della Delizia di Belriguardo. Il passaggio dalle tracce quattro-cinquecentesche agli allestimenti novecenteschi e contemporanei offre uno sguardo stratificato sul ruolo di Belriguardo: da reggia estense a polo culturale. Si consiglia di prevedere tempo per entrambe le sezioni, così da cogliere il filo rosso che unisce Rinascimento e presente.

Suggerimenti pratici per i visitatori

  • Pianificare la visita nei giorni con mostre in corso per arricchire il percorso con contenuti aggiornati.
  • Dedicarle almeno un’ora, con focus sulla Sala Virgili e sulla Pinacoteca, per osservare dettagli tecnici e materiali.
  • Verificare in anticipo eventuali attività didattiche o visite guidate che spesso accompagnano le rassegne.

Motivi per cui vale la visita

  • Un connubio raro tra architettura rinascimentale e arte del Novecento-contemporanea.
  • La possibilità di vedere da vicino bozzetti e processi di lavoro, non solo opere finite.
  • Un affaccio privilegiato sulla produzione artistica del territorio ferrarese, con rotazione periodica delle opere.

Linguaggi e materiali

La sezione moderna offre un panorama di linguaggi diffusi nella cultura artistica padana del XX secolo: figurazione rinnovata, sintetismo plastico, ricerche cromatiche e sperimentazioni di forma. La scultura in gesso e terracotta evidenzia una sapienza tecnica artigianale, mentre le opere su carta aprono a studi, varianti e ripensamenti che arricchiscono la lettura delle tele e dei pannelli.

Accessibilità e fruizione

Gli allestimenti sono pensati per una lettura chiara delle opere, con didascalie orientative e percorsi lineari. Quando attive, le mostre temporanee includono pannelli di contesto, biografie essenziali e mappe del percorso, utili per orientarsi e comprendere i nuclei tematici. Per gruppi e scuole, la prenotazione di una guida consente approfondimenti mirati su tecniche e artisti.

Per Concludere

Il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Belriguardo è una tappa imprescindibile per conoscere l’anima artistica moderna e attuale del territorio, custodita nella cornice prestigiosa della Delizia estense.

Tra le sculture della Sala Giuseppe Virgili, i nuclei pittorici della Pinacoteca Ottorino Bacilieri e la vitalità delle mostre temporanee, il percorso offre uno sguardo completo su come l’arte locale si sia evoluta, dialogando con la storia e guardando al presente.

Ecco la posizione google maps del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Belriguardo: qui

N.B. L’immagine in evidenza e le altre immagini nell’articolo appartengono a StorieUrbane.it e se volete riutilizzarle potete citarne la fonte.

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