Portici Ercolani: storia, curiosità e fascino di un simbolo di Senigallia
I Portici Ercolani sono uno dei luoghi più iconici di Senigallia, testimonianza storica e architettonica della vita cittadina lungo il corso del tempo.
Origine del nome e contesto storico
I Portici Ercolani devono il loro nome al monsignore Giuseppe Maria Ercolani, nato nel 1677 e morto nel 1759, figura ecclesiastica che operò nella seconda metà del Settecento.
Il progetto architettonico fu sostenuto da Papa Benedetto XIV, al secolo Prospero Lambertini, con l’intento di dare dignità urbana alla città e uno spazio adeguato per ospitare l’espansione della celebre Fiera della Maddalena, detta anche Fiera Franca.
Prima del Settecento, Senigallia aveva già un ruolo commerciale strategico lungo l’Adriatico, ma con i portici si volle creare un’infrastruttura capace di accogliere mercanti e visitatori. L’ambizioso piano prevedeva l’abbattimento di tratti delle mura medievali, l’ampliamento urbano, la demolizione del quartiere del porto e la costruzione di edifici porticati lungo la riva del fiume Misa.
Sebbene il progetto iniziale prevedesse portici su entrambe le rive, per motivi economici furono realizzati solo sulla riva destra. In totale i portici Ercolani si sviluppano in 126 arcate in pietra d’Istria.
L’architetto osimano Alessandro Rossi ebbe un ruolo importante nella loro realizzazione. I primi tre blocchi furono edificati tra il 1746 e il 1750, mentre altri vennero completati nel corso dell’Ottocento.
La funzione originaria: la Fiera della Maddalena
La Fiera della Maddalena era un evento di importanza internazionale. Si svolgeva nel mese di luglio in onore di Santa Maria Maddalena e attirava mercanti da tutta Europa e dal Mediterraneo. Vi si commerciavano tessuti, pellami, spezie, vini, cereali e oggetti preziosi.
I portici furono pensati come luogo coperto e protetto dove allestire botteghe e depositi, garantendo riparo dal sole e dalla pioggia. La struttura consentiva così alla fiera di svolgersi in ogni condizione climatica.
Questa funzione commerciale non è mai del tutto scomparsa. Ancora oggi, ogni giovedì mattina, sotto i portici Ercolani si tiene un mercato settimanale che mantiene viva la tradizione mercantile.
Eventi bellici e la colonna colpita due volte
Un episodio che ha contribuito a rendere leggendari i Portici Ercolani riguarda una colonna ancora oggi visibile, segnata da due diversi bombardamenti.
La prima volta avvenne il 1° agosto 1799, quando la flotta austro-russa attaccò Senigallia durante le guerre della Seconda Coalizione. Una colonna dei portici fu colpita dall’artiglieria navale, e ancora oggi se ne notano i segni.
Il secondo episodio risale alla Prima Guerra Mondiale, nel 1915, quando la marina austro-ungarica bombardò la città. La stessa colonna fu nuovamente colpita e danneggiata. Oggi, sotto quell’arco, le targhe commemorative ricordano i due eventi.
Questa particolarità è divenuta parte della memoria cittadina e viene raccontata spesso nelle visite guidate.
Architettura, estetica e struttura
Dal punto di vista architettonico, i Portici Ercolani si inseriscono nello stile tardo barocco con influssi neoclassici. L’uso della pietra d’Istria dona luminosità e omogeneità alle arcate.
Le 126 arcate si sviluppano con un ritmo regolare lungo la riva del Misa, sorrette da pilastri quadrati che conferiscono solidità e armonia. La loro funzione era pratica, ma l’effetto scenografico è ancora oggi di grande impatto.
Il completamento avvenne per fasi: i primi blocchi risalgono al 1746-1750, altri furono ultimati nel 1777 e l’ultimo, palazzo Micciarelli, fu completato dall’architetto Pietro Ghinelli intorno al 1835.

Declino della fiera e trasformazioni
Con il tempo, la Fiera della Maddalena perse la sua importanza, soprattutto nel XIX secolo. Le ragioni furono diverse: la perdita dei privilegi fiscali, la concorrenza di altri mercati, i mutamenti economici e i nuovi sistemi di trasporto.
La parte del progetto che prevedeva la costruzione dei portici anche sulla riva sinistra del fiume non fu mai realizzata. Nonostante ciò, i portici continuarono a essere un luogo centrale per la vita commerciale di Senigallia.
Il presente: funzione e uso attuale
Oggi i Portici Ercolani a Senigallia mantengono un ruolo importante. Sono accessibili gratuitamente e aperti al pubblico in ogni momento. Ogni giovedì mattina ospitano il mercato cittadino, richiamo diretto alla loro funzione originaria.
Vengono inoltre utilizzati per eventi culturali, mercatini dell’antiquariato, mostre fotografiche ed esposizioni artistiche. L’iniziativa “Incontriamoci sotto i Portici” ne è un esempio recente.
Dal punto di vista urbanistico, i portici offrono una passeggiata suggestiva lungo il fiume Misa e collegano idealmente piazza Roma, il Palazzo del Governo e il Foro Annonario. Anche il Teatro La Fenice, ricostruito nel 1996, si ispira al linguaggio architettonico dei portici per armonizzarsi al contesto.
Curiosità, leggende e memorie locali
I Portici Ercolani custodiscono anche racconti e tradizioni popolari.
- La colonna colpita due volte è considerata quasi “magnetica”, come se fosse stata predestinata a essere segnata dagli eventi bellici.
- Alcune leggende collegano la Fiera della Maddalena alla venerazione delle reliquie di Santa Maria Maddalena, mescolando devozione religiosa ed economia cittadina.
- I nomi di alcune strade vicine, come via Samos o via Smirne, ricordano la presenza di mercanti stranieri che un tempo arrivavano per la fiera.
- Anche la cultura contemporanea ha reso omaggio ai portici: il rapper senigalliese Fabri Fibra li cita in una sua canzone, a dimostrazione della loro presenza nella memoria collettiva.
Per Concludere
I Portici Ercolani non sono soltanto un monumento urbano, ma un libro di pietra che racconta secoli di storia, commercio, guerre e tradizioni. Dal sogno settecentesco di Giuseppe Maria Ercolani al ruolo nella Fiera della Maddalena, dalle ferite belliche alla vitalità odierna con mercati ed eventi culturali, ogni arco e ogni colonna testimoniano il legame indissolubile tra la città e i suoi portici.
Oggi rappresentano uno dei simboli più amati di Senigallia, punto di incontro tra passato e presente, e attrattiva imprescindibile per cittadini e visitatori.
Per chi volesse visitare i Portici Ercolani a Senigallia ecco la posizione su Google Maps: qui
N.B. L’immagine in evidenza e le altre immagini nell’articolo appartengono a StorieUrbane.it e se volete riutilizzarle potete citarne la fonte.
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