Statua equestre di Ferdinando I de’ Medici
Nel cuore di Firenze, in Piazza della Santissima Annunziata, si erge una delle opere più affascinanti del tardo Rinascimento: la statua equestre di Ferdinando I de’ Medici. Questo capolavoro, realizzato dal celebre scultore Giambologna e completato dal suo allievo Pietro Tacca, rappresenta non solo un tributo al Granduca di Toscana ma anche un simbolo del potere mediceo e della raffinata arte fiorentina del XVII secolo.
Storia e costruzione
Il contesto storico
Ferdinando I de’ Medici (1549-1609), Granduca di Toscana dal 1587, fu una figura chiave per lo sviluppo economico e culturale della regione. Successore del fratello Francesco I, Ferdinando diede nuovo impulso alla politica estera e rafforzò la marina militare e commerciale del Granducato. La statua equestre, commissionata nel 1602, rappresenta un omaggio alla sua leadership e al suo impegno per la prosperità dello Stato.
La commissione e la realizzazione
La statua fu affidata a Giambologna (Jean de Boulogne), scultore fiammingo naturalizzato italiano, già noto per le sue opere dinamiche e maestose. Tuttavia, Giambologna morì nel 1608 prima di completare l’opera, che fu ultimata nel 1608-1609 dal suo allievo Pietro Tacca. La fusione del bronzo avvenne con materiale recuperato dai cannoni sottratti ai pirati barbareschi, simbolo del potere marittimo mediceo.
L’inaugurazione
La statua fu collocata ufficialmente nel 1608 nella piazza di fronte alla Basilica della Santissima Annunziata, uno dei luoghi più sacri e significativi di Firenze. L’inaugurazione coincise con le celebrazioni delle nozze tra il figlio di Ferdinando, Cosimo II, e Maria Maddalena d’Austria.
Architettura e particolarità strutturali
Descrizione della statua
Alta circa 4 metri e montata su un piedistallo di marmo, la statua raffigura Ferdinando I a cavallo, in posa fiera e regale. Il Granduca indossa un’armatura romana, con il volto sereno e determinato, simbolo della sua autorità e del suo spirito illuminato.
La tecnica scultorea
L’opera è un esempio magistrale di fusione a cera persa, una tecnica che consente una notevole precisione nei dettagli. Il cavallo, elegantemente modellato, appare in movimento, con una zampa anteriore sollevata, trasmettendo un senso di equilibrio e dinamicità. Questa rappresentazione rispecchia lo stile manierista, caratterizzato da pose elaborate e ricerca di perfezione formale.
Il piedistallo
La base marmorea ospita iscrizioni latine e stemmi medicei, rafforzando il legame tra l’opera e la dinastia. Due fontane in bronzo, anch’esse realizzate da Pietro Tacca, furono aggiunte successivamente ai lati della piazza, arricchendo ulteriormente l’effetto scenografico del complesso monumentale.
Eventi storici rilevanti
Le nozze granducali
Come già accennato, l’inaugurazione della statua coincise con un evento politico e dinastico di rilievo: il matrimonio tra Cosimo II e Maria Maddalena d’Austria. Queste nozze segnarono una solida alleanza tra il Granducato di Toscana e l’Impero Asburgico, e la statua divenne simbolo della continuità dinastica e della stabilità politica.
Il ruolo propagandistico
La collocazione della statua in una piazza religiosa e centrale non fu casuale: essa serviva a comunicare ai cittadini la forza, la legittimità e la pietà del sovrano, fungendo da strumento di propaganda visiva e politica.
Leggende locali e folclore
Il bronzo “benedetto”
Una leggenda popolare narra che il bronzo utilizzato per fondere la statua fosse stato benedetto e reso “invincibile” da un frate della Basilica della Santissima Annunziata. Questo racconto, sebbene privo di fondamento storico, rafforza il valore simbolico e sacro attribuito all’opera.
Le monete nascoste
Un’altra storia racconta che alcune monete d’oro furono inserite nella base della statua come simbolo di prosperità e buon auspicio per la città. Finora nessun ritrovamento ha confermato questa voce, ma la leggenda continua ad affascinare visitatori e appassionati.
Curiosità particolari
- La statua è una delle poche opere equestri a essere rimasta intatta nei secoli, nonostante guerre e rivoluzioni.
- Il volto di Ferdinando I è stato scolpito ispirandosi a ritratti reali dell’epoca, conservati agli Uffizi.
- Pietro Tacca, che completò l’opera, fu anche autore delle celebri “Fontane del Mostro Marino” a Livorno.
Come arrivare, quando visitarlo e costi
Come arrivare
La Piazza della Santissima Annunziata si trova nel centro storico di Firenze, a pochi minuti a piedi dal Duomo e da Piazza San Marco.
- In treno: Stazione Firenze Santa Maria Novella, poi 15 minuti a piedi.
- In autobus: Linee ATAF 6, 14, 23, fermata Piazza San Marco.
- In auto: Sconsigliato entrare in ZTL, preferibile parcheggiare nei pressi della Fortezza da Basso e proseguire a piedi.
Quando visitare
La piazza è sempre accessibile, senza costi d’ingresso, essendo uno spazio pubblico. Si consiglia la visita:
- In primavera e in autunno, per il clima mite.
- Di sera, quando l’illuminazione artistica valorizza la statua.
Costi
La visita è gratuita. Nei dintorni si trovano musei e basiliche a pagamento, come il Museo degli Innocenti o la Basilica della SS. Annunziata.

Cosa vedere nei dintorni della statua equestre di Ferdinando I de’ Medici
Basilica della Santissima Annunziata
Chiesa ricca di storia e arte, famosa per l’affresco miracoloso dell’Annunciazione e per le tombe di numerosi esponenti medicei.
Museo degli Innocenti
Un gioiello rinascimentale progettato da Brunelleschi, racconta la storia dell’orfanotrofio e dell’assistenza all’infanzia.
Galleria dell’Accademia
A pochi passi, ospita il David di Michelangelo e altre opere fondamentali della scultura italiana.
Piazza del Duomo
Il cuore religioso di Firenze, con la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e il Battistero.
Consigli fotografici o punti panoramici
- Angolazione migliore: Frontalmente, con la facciata della Basilica sullo sfondo.
- Al tramonto: La luce calda valorizza le sfumature del bronzo.
- Di sera: L’illuminazione artificiale crea un contrasto suggestivo.
- Dall’alto: Dal loggiato del Museo degli Innocenti si può avere una vista sopraelevata e insolita.
Per Concludere
La statua equestre di Ferdinando I de’ Medici è molto più di una semplice opera scultorea: è un simbolo storico, artistico e politico. Visitare questo monumento significa immergersi nella Firenze granducale, tra arte, potere e tradizione. Che tu sia un appassionato di storia, un fotografo o un semplice viaggiatore curioso, questa statua offre uno spaccato unico dell’identità medicea e del Rinascimento fiorentino.
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